La disputa sui social tra Flavio Briatore e Angelo Bonelli si infiamma sulle concessioni balneari e i canoni demaniali.
La questione delle concessioni balneari in Italia ha acceso uno scontro social tra Flavio Briatore, imprenditore e titolare del Twiga, e Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde. Una lite nata a causa della critica di Bonelli, che ha accusato l’imprenditore di pagare una cifra troppo bassa di canone annuale per il suo stabilimento balneare.
Bonelli: “Ecco quanto paga allo Stato”
Nei giorni scorsi, Angelo Bonelli ha pubblicato un video sui social attaccando Flavio Briatore che, con il Twiga, avrebbe dato lavoro a 180 persone. “Il punto non è se lei dà da lavorare a 180 persone, ben venga il lavoro, il punto non è se lei fattura 10 milioni di euro; la questione è che lei paga allo Stato per la spiaggia del Twiga solo 20mila euro l’anno, un vero regalo a chi è milionario e noi lo troviamo inaccettabile“, chiosa il deputato.
Quella del co-portavoce di Europa Verde risulta essere una risposta alle parole dell’imprenditore, che lo aveva definito “uno scappato di casa, uno che non fa niente e che prende un sacco di soldi. Non votatelo“.
“Salvini dà il via ai saldi sulle spiagge italiane con lo sconto ai balneari che riduce il canone della concessione demaniale marittima del 5%. Quello voluto dal ministro e leader della Lega è uno schiaffo all’Italia“, ha detto ancora Bonelli attaccando il governo.
Briatore: “Vieni, ti insegno a lavorare”
E’ iniziato così il botta e risposta tra i due, con la replica di Flavio Briatore che ha pubblicato un videomessaggio indirizzato al deputato Bonelli. “Questo qui è fuori di testa, mi accusa perché ho la residenza a Montecarlo, ma io potrei averla anche in Kazakistan, se le aziende sono in Italia, gli stipendi li paghiamo qui e con il Twiga”, aveva tuonato in un primo momento l’imprenditore.
Poi, dopo le ultime accuse, ha risposto ancora al deputato di Alleanza Verdi, rilasciando un’intervista a Libero: “Persone come Bonelli non hanno mai lavorato e prendono 150mila euro di stipendio pagato dagli italiani. Parla, pontifica e soprattutto critica chi invece produce. Venga tre mesi da noi, lo assumo, capirà finalmente cosa sia la fatica“.
Bonelli chiude il botta e risposta
A terminare, almeno per ora, la lite sui social, è stato Angelo Bonelli che ha preferito avere lui l’ultima parola. Al Corriere della Sera, il deputato dichiara: “Lo scazzo l’ha cominciato lui, quella contro la privatizzazione delle spiagge è una mia battaglia di una vita, questi balneari non pagano quasi nulla, i beni dello Stato non possono essere svenduti”.
Poi ha concluso: “Mai stato al Twiga e mai ci andrò, che venga lui qui in Parlamento. Ai bagni dei ricchi preferisco il lido di Ostia, da ragazzo ci andavo a fare immersioni con la muta”.